Ancora repressione nell’estate fiorentina.
Già sottoposto a obbligo di firma quattro volte a settimana in seguito alla retata del 13 giugno, che ha colpito chi manifestato solidarietà agli arrestati dei 400 colpi, il nostro compagno Carlo si è visto notificare in questi giorni l’obbligo di andare tutti i giorni a firmare in Questura.
Il provvedimento è stato deciso dal solito GIP Giacomo Rocchi, su richiesta del pm Tommaso Coletta e della DIGOS. Gli uomini giusti al posto giusto. Non è un caso, in un’ operazione che, com’è noto, è stata orchestrata dai servizi segreti.
Al compagno non viene contestato di aver preso parte agli scontri, ma semplicemente di essere stato presente in Valsusa nella giornata di assedio del 3 luglio.